KERYGMA
  Il Battesimo nel nome di Gesù ( 2° studio)
 

Battesimo nel nome di Gesù


 ( 2° Studio )


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La parola ‘battesimo’ deriva dalla parola greca ‘baptisma’, che letteralmente significa essere immerso. Un battesimo in acqua, come quello che Giovanni amministrava ai suoi discepoli, rappresentava per i giudei una purificazione, pero per i discepoli di Gesù, il battesimo nel suo nome acquista un profondo significato simbolico. In una delle sue epistole Paolo lo compara alla circoncisione, che permise l’accesso materiale all’Antico Patto  stabilito mediante Mosè, e lo chiama ‘la circoncisione del Cristo’, perché il battesimo è l’accesso spirituale al Nuovo Patto stabilito mediante il sacrificio di Gesù: “Cristo … … è il capo di ogni principato ed autorità e voi partecipate alla sua perfezione. In lui siete stati pure circoncisi, non con una circoncisione fatta con mano, privando il corpo di una parte, ma con la circoncisione del Cristo, cioè, essendo sepolti con lui mediante il battesimo, e con lui risorti mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.” (Colossesi 2:10-12) Cosicché, il battesimo in Gesù permette a coloro che lo ricevono, unirsi simbolicamente a lui nella sua morte, e rinascere ad una nuova vita che Iddio concede. In armonia con questo, Paolo scrive: “… forse ignorate che tutti noi battezzati in Cristo Gesù, fummo battezzati nella sua morte? Siamo stati dunque sepolti mediante il battesimo nella sua morte, affinché come il Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo del glorioso Padre, così anche noi siamo trapiantati in una vita nuova.” (Romani 6:3-4)

 

2 La Scrittura afferma che la morte dell’uomo è la conseguenza della trasgressione di Adamo. Paolo scrive: “Come per causa del primo uomo, il peccato entrò nel mondo, così attraverso il peccato, la morte che si estese a tutti gli uomini, poiché tutti ereditarono il peccato.(Romani 5:12) Comunque, Iddio ha permesso che “Come per la trasgressione di un solo uomo, molti furono costituiti peccatori, similmente per mezzo dell’obbedienza di un solo uomo, molti sono costituiti giusti.” (Romani 5:19) Dato che il sacrificio di Gesù stabilì la base affinché Iddio consideri liberi dalla condanna che il peccato ereditato comporta, tutti coloro che per fede, mediante il battesimo, si uniscono simbolicamente alla morte di Gesù. Di modo che, al risalire dall’acqua del battesimo, Iddio non li considera più quale discendenza di Adamo, ma come rinati mediante lo Spirito ad una vita che da quel momento gli concede, già giustificati al suo cospetto a causa della fede nel riscatto di Cristo, una fede che gli viene attribuita quale rettitudine, e che gli apre la porta alla vita eterna. Paolo dice così: “… il salario per il peccato, è la morte (Romani 6:23) e poiché “… chi è morto, infatti, ha soddisfatto l’esigenza legale per il peccato. (Romani 6:7) “… mediante il battesimo siamo nati di nuovo, rigenerati mediante Spirito Santo che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro salvatore, e così, giustificati mediante il suo generoso dono, siamo diventati eredi, secondo la speranza della vita eterna.” (Tito 3:5-7)

 

3 Questa giustificazione che Iddio concede, e che viene concessa non per meriti o per opere, ma per la fede, è un dono di Dio che noi dobbiamo conservare, sforzandoci di sviluppare una nuova personalità che sia il riflesso di quella di Gesù, e che trovi il suo fondamento nella fede e nell’amore. Giovanni scrive che Chi dice di essere unito a lui, deve pure camminare come egli camminò. (1Giovanni 2:6) E Paolo dice: “Conforme alla verità che è in Gesù, siete stati ammaestrati a spogliarvi, per quanto riguarda la vostra vita passata, della vecchia personalità, che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici, e ad essere rinnovati mediante lo Spirito che fa operare la vostra mente, e così rivestire la nuova personalità, che è stata creata ad immagine di Dio, in vera giustizia e santità.” (Efesini 4:21-24) Per questo, tutti coloro che dopo il battesimo si sforzano di ‘camminare come Egli camminò’, continuano a giovarsi di questo dono che proporziona la vita senza fine, ed anche se si addormentassero nella morte, sanno che saranno risuscitati come lo fu Gesù. Egli stesso dichiarò: “…Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio ed esercita fede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno. (Giovanni 6:40) Abbiamo quindi la sua parola, che se mediante il battesimo, “… siamo morti insieme al Cristo, abbiamo fede che anche vivremo con lui … … perché “… … se siamo stati uniti a lui nella somiglianza della sua morte, certamente lo saremo anche nella somiglianza della sua risurrezione” (Romani 6:5-8)

 

4 Gesù insegnò ai suoi discepoli: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6) Per cui Egli è l’unico Cristo, il Messia, l’Unto di Dio, ed è l’unica via che conduce alla salvezza e alla vita senza fine. Paolo dice: “… avete ricevuto la chiamata ad una sola speranza, vi è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo e un solo Dio, Padre di tutti …” (Efesini 4:4-6) Esiste perciò un solo autentico battesimo per i seguaci di Gesù, quello che gli apostoli ed i discepoli amministravano nel suo nome. Per questo Giovanni dice, riferendosi al battesimo: “Vi scrivo Figlioli, perché nel nome di Gesù sono stati perdonati i vostri peccati.” (1Giovanni 2:12) Anche Luca racconta che Pietro diceva a coloro che chiedevano come ottenere la salvezza: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati …” (Atti 2:38) Ed in seguito diede il commando che tutti  coloro che accettassero Gesù, fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo (Atti 10:48)

 

5 Nonostante ciò, in contrasto con le parole di Pietro, Paolo, Luca e Giovanni, nel Vangelo di Matteo, nelle versioni che sono giunte fino a noi, si fa riferimento ad un battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Alcuni traduttori riconoscono esplicitamente che questa dichiarazione non è in armonia con il resto delle Scritture, dove solamente si parla del battesimo nel nome di Gesù. In una delle versioni della Bibbia di Gerusalemme (CEI), nella nota in calce al versetto di Matteo 28:19, che riportiamo in parte, si legge: “È possibile che questa formula risenta, nella sua precisione, dell’uso liturgico stabilitosi più tardi nella comunità primitiva. Si sa che gli Atti parlano di battezzare “in nome di Gesù” . Più tardi si sarà esplicitato il legame del battezzato con le tre persone della trinità … …” Così si ammette, anche se con cautela, che queste parole rispondono ad una interpolazione. Sembra evidente che questo versetto dicesse semplicemente queste parole di Gesù: Poreuthentes mathêteusate panta ta ethnê en to onomati mou, cioè: Andate e nel mio nome fate discepoli di tutte le nazioni (Matteo 28:19) Poiché così lo cita Eusebio di Cesarea (263 – 339) nella sua Storia Ecclesiastica. (Libro III, capitolo 5º, 2)

 

6 Dobbiamo tener sempre presente che la vera ed unica fonte del cristianesimo è l’insegnamento di Gesù, registrato ed insegnato sotto la direttiva dei suoi apostoli. Essi preavvisarono ripetutamente le congregazioni del pericolo che implicava l’accettare qualsiasi insegnamento che andasse oltre ciò che avevano ricevuto. Per questo Paolo avverte: “State attenti che nessuno vi raggiri con sottili ragionamenti filosofici, ispirati nell’inganno e nella  tradizione umana, secondo i principi fondamentali del mondo e non secondo Cristo …” (Colossesi 2:8-9) Quindi è indispensabile che il battesimo che ricevono i discepoli di Gesù sia nel suo nome, poiché secondo le Scritture, è l’unico che gli apostoli insegnavano e praticavano; l’unico che ci  riconcilia con Dio, poiché annulla la morte causata per la tendenza al peccato che tutti noi abbiamo ereditato, ed è l’unico che ci apre il cammino alla giustificazione e alla vita senza fine. Per la sua trascendenza, il battesimo in Cristo deve rispondere ad una decisione personale basata nella fede; ed è quindi necessario che colui che desidera riceverlo, sia al corrente di tutto ciò che comporta, accettandolo volontariamente e coscientemente.

 
  Oggi abbiamo 16091 visitatori (25608 hits) (1Tim.1,15)Questa parola è sicura,che Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori,dei quali io sono il primo.  
 
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